Politica

L’ex Sindaco di Rocca di Papa Fondi replica a De Santis: “Calcagni unica scelta”

Il candidato Francesco De Santis a Rocca di Papa in un video attacca i consiglieri dell’altra coalizione sostenendo che abbiano fatto campagna elettorale tra le sue liste anche “cercando di spaccare le famiglie”. “Non permetterò a nessuno e neanche a Massimiliano Calcagni, di parlare della mia famiglia e della famiglia di chi è candidato con me”. “La vecchia politica – ha poi aggiunto Francesco De Santis – è candidata con Calcagni, nelle sue liste abbiamo trovato il nome di un ex Sindaco, era sindaco negli anni ’80, io sono nato 15 anni dopo. Calcagni se dovesse vincere avrebbe in giunta le stesse persone che dice che hanno rovinato Rocca di Papa. Non mi sembra coerente”. De Santis si difende anche dall’accusa di attacchi scomposti da parte di esponenti della sua coalizione e rilancia: “Interessi edificatori? Stanno dall’altra parte”. Infine il candidato a Sindaco progressista parla di ‘minacce’ a chi ha espresso sui social la volontà di sostenerlo.
A replicare al video social di De Santis, l’ex Sindaco di Rocca di Papa Enrico Fondi, candidato a consigliere nella lista di Fratelli d’Italia per Calcagni Sindaco e già Sindaco per ben tre volte nel comune, dal 1980 al 1982, dal 1985 al 1990 e dal 1993 al 1997, quando il giovane candidato era nato.
“Fino al ’97 Rocca di Papa era una città viva – dice Enrico Fondi – successivamente, con le giunte di sinistra, dal ’97 la città si è spenta e allo stato attuale la politica ha il compito di rilanciare questa città che era la perla dei castelli romani ed era nota come la Piccola Svizzera. Solo con l’intervento del Governo Meloni e del presidente della Regione Lazio Rocca, governate dal centrodestra, si può sperare che Rocca di Papa avrà un futuro roseo e luminoso per i cittadini. Solo il Sindaco Calcagni rappresentando il centrodestra, può essere in grado di cambiare il destino del nostro comune.
Il candidato a Sindaco De Santis esprime un giudizio negativo sulle passate amministrazioni, non calcolando che sotto la mia amministrazione sono state tolte le antenne dal centro storico di Rocca di Papa fatte installare dal compagno Brunetti dell’allora Pci, abbiamo urbanizzato tutta la città con le urbanizzazioni primarie, fogne, depuratori, acqua, strade, luce, gas, trasporto urbano e collegato Rocca di Papa con la frazione Vivaro con il servizio urbano e il finanziamento di 400milioni di lire della strada di Rocca Priora fino alla frazione del Vivaro. Inoltre è stato approvato e trasmesso alla Regione il nuovo Piano regolatore generale di Rocca di Papa, nel 1997, con all’interno 32 piani di recupero dell’abusivismo edilizio con la legge 28. Piano che è stato revocato dalla successiva giunta Ponzo. Ad oggi ci sono 189 case abusive che in parte sono state acquisite e altre dovranno essere acquisite o demolite dal comune di Rocca di Papa. Dopo di che, con vent’anni di Amministrazione di centrosinistra a Rocca di Papa, man mano si sono chiusi tutti i negozi, il centro storico si è svuotato, come pure sono state vendute le farmacie comunali, non c’è più turismo, nonostante ci sia Roma con 4 milioni di abitanti a 20 km di distanza. Diciamo a De Santis che le giunte che hanno determinato la crisi di Rocca di Papa erano composte anche da suo padre, assessore in quegli anni.
Lo stesso Francesco De Santis è stato assessore nell’ultima giunta comunale, per cui chiediamo all’ex assessore: perché sono state assunte circa 20 persone in pianta stabile nel comune di Rocca di Papa utilizzando la graduatoria del concorso indetto dal comune di Marino, come se non ci fossero disoccupati nel comune di Rocca di Papa in grado di partecipare ad un bando di concorso bandito dal comune stesso?
Chiediamo con quale convenzione sia sta utilizzato il cavidotto della pubblica illuminazione di proprietà dei cittadini di Rocca di Papa per far passare la fibra internet di società private?
Chiediamo cosa sia stato fatto dall’Amministrazione per sbloccare il fermo delle affrancazioni degli usi civici, bloccato dal compagno Zingaretti?
Come sia stato approvato il piano industriale dell’Acea che ha visto collegare le sorgenti d’acqua di Rocca di Papa ai comuni di Rocca Priora, Marino e Grottaferrata? Perché dopo il tagli dei boschi comunali non è stata fatta la pulizia del sottobosco dai residui dei rami tagliati?”. Si attendono risposte.

CastelliOggi

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