Cronaca

Incendio a Ciampino: valori di diossina 100 volte più alti del limite

I livelli di diossina superano più di 100 volte quelli indicati dall’Oms. Non è per niente rassicurante, anzi mantiene il livello di allerta ancora alto il quadro delineato da Arpa Lazio al tavolo tecnico urgente in Regione per far fronte ai risultati del devastante incendio divampato in una centrale di stoccaggio rifiuti, l’Ecologica 2000, a Ciampino.
Dopo il lungo rogo di cumuli di rifiuti di sabato scorso, che ha tenuto impegnati fino al giorno successivo intere squadre di Vigili del Fuoco e di Protezione Civili pervenute anche dai Comuni vicini e da Roma. Dopo le analisi dell’Arpa che già evidenziavano una pessima qualità dell’aria per i fumi sprigionati, tanto da diramare il vademecum su come comportarsi nei comuni dei Castelli Romani. Oggi, dopo nuovi campionamenti, emerge che i valori della qualità dell’aria continuano ad essere oltre i limiti, in particolare per la presenza di diossina e di benzopirene: il primo salito da 37 a 42, mentre il secondo sceso da 94 a 11 volte oltre i limiti, all’interno dell’impianto.
Nell’area del centro di stoccaggio ha installato un campionatore ad alto volume, mentre un secondo modello identico a 600 metri dall’incendio, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, Pcb e diossine. All’interno dello stabilimento la diossina ha raggiunto un valore di 42 pg/m3, oltre il limite suggerito dall’Oms di 0,1-0,3. Mentre il valore del benzopirene è pari a 11 ng/m3, quando il limite è 1. A 600 metri dal rogo, invece, il valore delle diossine è salito a 4 da 3,3 pg/m3, mentre quello del benzopirene è sceso a 0,1 da 0,3 ng/m3.
“Non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. Concentrazioni di tossicità equivalente (TEQ) in ambiente urbano di diossine e furani sono stati stimati (dati World health organization Who nel documento Air quality guidelines for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona – rileva Arpa – mentre concentrazioni in aria di 0,3 pg/m3 o superiori indicano la presenza di fonti di emissione localizzate. I valori dei campioni del 29 e 30 luglio (sito 1 e 2) sono superiori al valore di riferimento. Il valore dei campioni del 29 e 30 luglio misurato presso il sito 1 sono superiori al valore di riferimento. I valori dei campione del 29 e 30 luglio misurati presso il sito 2 sono inferiore al valore di riferimento”.

CastelliOggi

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