All’Ospedale San Sebastiano di Frascati si è compiuta una vera e propria impresa medica: un delicatissimo intervento chirurgico ha permesso di rimuovere una neoformazione addominale di dimensioni eccezionali, salvando la vita di una donna di 76 anni. Grazie alla competenza e all’affiatamento dell’équipe chirurgica e anestesiologica, la paziente ha potuto superare un’operazione complessa, riportando ora uno stato di salute stabile e promettente. La paziente, una donna già reduce da un accesso recente in un altro ospedale, si è recata al Pronto Soccorso di Frascati in preda a forti dolori addominali. Il suo addome appariva notevolmente disteso, e subito è stato chiaro al personale medico che si trovavano di fronte a una situazione seria. Gli esami clinici, insieme a una tomografia computerizzata con mezzo di contrasto, hanno evidenziato una massa di dimensioni straordinarie, che occupava interamente la cavità addominale. Questa neoformazione non solo schiacciava gli organi interni e le strutture vascolari, ma aveva anche provocato una grave anemia, come rivelato dagli esami ematici. La situazione richiedeva un intervento rapido e risolutivo, dato il pericolo imminente per la paziente. Dopo aver stabilizzato i parametri ematici della donna, l’équipe chirurgica dell’Ospedale di Frascati, guidata dal dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, e dal suo assistente, il dottor Mario Rizzello, ha preso in carico la paziente. L’intervento è stato programmato per la mattina successiva.
L’operazione è durata circa quattro ore e ha richiesto precisione assoluta. La massa, che misurava ben 51×48 cm, aveva origine dallo stomaco e si era estesa a contatto con importanti strutture vascolari e il fegato, comprimendo gran parte degli organi addominali. La sua rimozione era un’impresa chirurgica di alta complessità, data la vicinanza a queste strutture vitali. La riuscita dell’intervento è stata possibile anche grazie alla perizia dell’équipe anestesiologica, composta dal dottor Raffaele Formica e dal dottor Fabrzio Fattorini, sotto la direzione del dottor Benedetto Alfonsi.