Suor Simona Brambilla in veste di Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha inviato due Delegati Pontifici “in accordo con il Santo Padre Francesco” per l‘Istituto religioso clericale Instituto del Verbo Encarnadoe per le Servidoras del Senor y de la Virgen de Matarà. Si tratta di istituti di diritto diocesano, fondati in Diocesi di San Rafael in Argentina e con sede principale in Diocesi di Velletri-Segni.
Con un decreto dell’8 dicembre del 2024 riporta la relazione della Visitatrice Clara Echarte, che ha rivelato “il grande slancio missionario dell’Istituto e l’encomiabile impegno personale di molti dei suoi membri”, ma con “una grave carenza per quanto riguarda il discernimento vocazionale, la formazione dei candidati e dei religiosi, la grande inesperienza e il numero troppo esiguo di formatori, lo stile di vita, il servizio di governo, affidato a religiosi inesperti, talvolta non ancora definitivamente incorporati, e l’apostolato”.
“Nonostante i ripetuti e gravi provvedimenti presi dalla Sede che nel corso degli anni hanno riconosciuto il fondatore, padre Carlos Buela, come colpevole dei crimini di cui era accusato… il fondatore continua a essere presentato come un sacerdote ingiustamente perseguitato dalla Santa Sede, e le vittime sono considerate false e insincere. I due Istituti organizzano pellegrinaggi alla sua tomba e i suoi scritti sono stati ripubblicati e diffusi”.